Il complesso sepolcro Yoruba è formato da numerosi Orisha , che. alla loro origine, erano personalità reali dotate di “achè”(potere) e resi santi dai loro discendenti. L’Orisha viene tramutato in una forza immateriale che non diventa percettibile agli esseri umani, se non quando prende possesso di uno di essi attraverso una precisa cerimonia. Tra gli orisha più noti, dopo Changò e Babalù Ayè, ci sono Elegguà (signore delle strade, fuso si con il Nino de Atochao Sant’Antonio da Padova), Obatalà (creatore della terra e dell’essere umano, identificato con la Virgen de las Mercedes) e Yemayà (madre della vita, identificata con la Virgende Regla). A Cuba ha un ruolo di rilievo anche Ochùn, dea dell’amore, della femminilità e del fiume che è stata identificata con la Virgen de la Caridad del Cobre (patrona dell’isola). Tra gli Orishas principali c’è anche Orula, andiamo a scoprire le sue caratteristiche.
Orula: colui che rivela il futuro
Orula è il possessore dell’oracolo supremo degli Yoruba, è anche conosciuto come Orunmila (“solo il cielo conosce quelli che si salveranno”).
E’ il conoscitore dei segreti di Ifa e conosce il destino di ogni persona.
Il Babalawo è il suo rappresentante principale, al quale i credenti accorrono per cercare soluzioni ai loro problemi e idee per i progetti da intraprendere.
Orula la divinità della sapienza e della divinazione. È l’unico a cui è stato permesso di essere testimone della creazione dell’universo. Ora continua ad essere testimone del percorso dei destini degli esseri umani.
Orula è l’indovino, il benefattore dell’umanità, il suo principale consigliere in quanto gli rivela il futuro e gli consente di influirvi. Personifica la saggezza, la possibilità di influire sul proprio destino, anche il più avverso. E’ medico e signore di uno dei quattro venti. Chi non ascolta i suoi consigli, sia uomo che Orisha, può essere vittima della malasorte portata da Echu. Intorno ad Orula si è formato un complesso religioso che lo singolarizza rispetto a tutti gli altri Orishas. Il suo potere è tanto grande che quando reclama qualcuno come suo figlio, questi deve abbandonare qualunque altro Orisha e dedicarsi a Orula. Solo gli uomini (neanche gli omosessuali) possono essere babalawos, alcune donne hanno accesso al mondo di Ifà diventando Apetebi e vengono consideratespose della divinità e partecipano ad alcuni dei suoi segreti. Attraverso di lui possiamo conoscere il passato, attuare nel presente, e predire il futuro.
La sua parola non cade al pavimento, cioè le sue profezie sono sempre certe.
Quando si festeggia Orula e i suoi sincretismi
I suoi colori sono il verde e il giallo, gli appartengono tutti i giorni di festa e il 4 ottobre. Orula viene sincretizzato con San Francesco d’Assisi. E’ il Santo che presenziava al momento della nostra richiesta a Olofin (Dio) di discesa alla terra ed è l’unico testimone di ciò.
Per questo motivo lo si invoca e si riceve nella cerimonia di Mano di Orula, nella quale viene a comunicare all’iniziato il suo cammino sulla terra.
Quando rivolgersi ad Orula
Orula può evitare di farci commettere errori mettendoci nella strada giusta. Lui conosce come possiamo trovare la felicità, la salute, la tranquillità ed il successo.Orula protegge dalle malattie mentali e dalla pazzia. Vi ci si puòrovilgere soprattutto per questo. L’offerta ideale consiste da due noci di cocco e due candele. Ma anche olio di palma rosso e miele.
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