Babalú Ayé, l’Orisha delle epidemie

Babalú Ayé
Babalú Ayé

Babalú Ayé è un importante Orixa della mitologia yoruba e delle religioni afroamericane derivate. E’ la divinità delle malattie infettive e contagiose, si tratta di un santo molto venerato, invocato e pregato per ottenere la grazia della guarigione.

E’ chiamato anche Omolu, Shonponno, Obaluaiye. Babalú Ayé è il figlio di Yemaja e Orungan. E’ considerato il re della terra.

È il santo protettore delle malattie della pelle e delle malattie contagiose. Chi lo venera, durante i rituali a lui dedicato, si copre la testa con frange di paglia ed esegue in suo onore una danza particolare chiamata Opanijé, che tradotto in italiano significa “egli uccide e poi mangia”. Chi viene posseduto manifesta sintomi come convulsioni, sofferenza, prurito e tremiti provocati dalla febbre. Durante i rituali a lui dedicati vengono offerti riso, frumento, cipolla, pesce.

Viene evocato per la protezione da embolie, paralisi, colera, problemi gastrici, cancrena, Aids ed altro ancora. I suoi messaggeri sono le mosche e le zanzare, in quanto sono portatrici di malattie.

Come si presenta Babalú Ayé

Obaluaiye , secondo la tradizione, è rappresentato con colori sgargianti, come il blu, il marrone, il rosso, il viola I suoi giorni sono il mercoledì e il venerdì ed il suo numero magico è il 17. Babalú-Ayé si presenta spesso coperto per nascondere la sua pelle malata. Utilizza una scopa rituale per la purificazione, dei vasi di terracotta e delle conchiglie di ciprea.

Leggenda

Quando Olorun ha diffuso i suoi poteri agli Orisha, ha concesso a Obaluaiye una grande energia sessuale. Egli, forte di questo dono, ha trascorso il suo tempo con numerose donne.
Ma Olorun, contrariato dalla brama sessuale, ha inviato sulla terra un suo messaggero per placare, perlomeno il Venerdì santo, i desideri e le lussurie di Babalú Ayé.

Ma le richieste non sono state esaudite e Obaluaiye è stato castigato: è morto contagiato dalla sifilide.

L’intervento della tenace Oshun, divinità dell’amore, fece acconsetire al Grande Padre di risuscitare Babalú Ayé, che, però, ha ricominciato con le sue pratiche viziose.


Babalú Ayé: sincretismi

Nella Santeria cubana, Obaluaiye è identificato con San Lazzaro, mentre in Brasile con san Rocco, entrambi i santi cattolici furono martoriati dalle piaghe.
Nel sistema di credenze della popolazione Yoruba dell’Africa occidentale, corrisponde invece a Sopona, cioè alla divinità che trasmette il vaiolo ed è in grado di curarlo.

Quando si festeggia Babalú Ayé

Babalú Ayé si festeggia il 17 dicembre e, quel giorno, all’Avana è possibile osservare una lunga processione di malati e parenti di infermi che si trascinano sino al suo santuario. E’ nota anche la Caminata nella Chiesa di San Lazzaro a Rincón a Cuba. Si tratta di un famoso pellegrinaggio cubano alla Chiesa di San Lazzaro a Rincón, Cuba, che si svolge 17 dicembre di ogni anno.