Oyà -Yansa

Oyà -Yansa
Oyà -Yansa

Oyà (Yansa) è la moglie guerriera di Changò, ci si rivolge a lei per incrementare il successo nella mercanzia, quando è richiesto un grande cambiamentoma soprattutto se ci si vuole connettere con gli Spiriti Ancestrali. E’ un’ Orishà guerriera. Ha una tempra impetuosa e leale ed fedele ai propri precetti.

E’ la Regina dei Venti e delle tempeste, delle bufere e dei cicloni, il suo compito è quello di occuparsi di chi si allontana dalla Linea della Giustizia. Si impegna a favore della Verità e della Giustizia ma per i suoi più intimi precetti, può trasgredire le regole.

Oyà è la divinità dei mercati, dei venti e degli uragani, dei fulmini, della fertilità, del fuoco e della magia. E’ la guardiana dei cimiteri e del sottosuolo.

Nella mitologia Yoruba, Oyà è la Dea del fiume Niger, il fiume principale dell’Africa Occidentale. Incarna la giusta rabbia ed il potere femminile.

Uno dei suoi compiti è quello di traghettare le anime, in quanto ha il potere sugli spiriti ancestrali (Eguns). Oyá è l’Orishà femminile che governa il polo negativo della Linea della Fede, reindirizzando verso il cammino coloro che se ne sono allontanati.

Yansã è l’Aria, in continuo movimento tra Cielo e Terra, tra Regno dei morti e Mondo dei vivi. In quanto vento, Yansã ha viaggiato attraverso molti Regni: a Ire, presso Ogum, ha imparato a combattere con la spada; a Oxobô, da Oxaguian, fu istruita sull’uso dello scudo; da Logun Edé imparò a pescare e da Oxossi a cacciare; è stata istruita da Exù sulla magia; ricevette da Obaluaê la chiave di Igbalè, l’Oltretomba. Gli ebòs (offerte) per questo Orishà si fanno nei luoghi molto ventilati, nelle pietraie, ma anche nei cimiteri, in quanto Yansã è una traghettatrice delle anime e accompagna i morti nel passaggio tra i mondi.

Caratteristiche Oya

Bella, aggressiva, passionale, Oya non accetta vincoli o compromessi di nessun genere. Anticamente era la divinità del fiume Niger e, nella trilogia delle Signore del fiume (Oxum – Yansã – Obà), simboleggia la forza propulsiva del corso d’acqua, con tutte le sue turbolenze. Lancia fulmini, saette e scariche elettriche contro i suoi nemici e combatte per la giustizia, colpendo in modo rapido e senza pietà.

Possiede nove manifestazioni, lo stesso numero degli affluenti del fiume Niger. Una è Balè o Igbalè (a Cuba Santa Teresa), Signora degli Eguns (Spiriti dei morti), figura simile ad Ecate della tradizione greco-romana, che brandisce due sciabole e al cui grido di guerra tremano vivi e morti.

E’ invocata nella difesa dalle entità negative e ha il ruolo dell’esorcista. Il fatto che lanci fiamme dalla bocca fa di lei la patrona di chi usa la parola per difendere o attaccare, in quanto gli Orishàs sono forze ambivalenti, che operano su più fronti ma sempre in funzione del Bene. Yansã viene invocata per combattere i nemici o chi ci ostacola. Questa Orishà libera dai vizi e combatte le ipocrisie, fa trionfare la Verità in ogni circostanza.

Quando si manifesta Yansa

Yansã  manifesta direzione e movimento e incarna una forza impetuosa e improvvisa che viene a spazzare via il vecchio per permettere al nuovo di manifestarsi. Quindi porta rinnovamento e cambiamento, indica nuove opportunità, nuove idee, nuovi cammini, aiuta a superare i momenti di stagnazione e blocco. In particolare quando si stanno vivendo periodi di forte trasformazione nei quali si devono prendere delle decisioni importanti, il vento di Yansã riesce a spingersi verso nuove opportunità di evoluzione e di crescita, dando direzione ai nostri passi, donandoci libertà e coraggio.

Quando Yansã si presenta nella nostra vita, porta il dono del movimento, togliendoci dalla zona-comfort e portando il caos necessario per cambiare. In tal modo si riesce a trovare un rinnovato equilibrio che si rivela utile per il nostro percorso animico. Ogni qual volta si esce dal binario del nostro percorso ecco che interviene Yansã a riportarci sulla via della Consapevolezza e spingendoci ad utilizzare le nostre risorse nelle difficoltà a riscoprire in noi la forza necessaria a portare il cambiamento.

Sincretismo

Nel sincretismo religioso corrisponde alla Vergine Maria e Santa Teresa, mentre nell’Umbanda brasiliana viene rappresentata da Santa Barbara. La sua festa cade il giorno della Candelora pagana il 2 febbraio.